Checché se ne dica, è perfettamente chiaro che il secondo periodo didattico dell’anno scolastico 2019/2020 è andato in fumo.
Gli sforzi di molti per alimentare la didattica “a distanza” sono lodevoli e possono produrre utili risultati, ma il limite fondamentale insito nella mancanza della relazione quotidiana e diretta fra insegnante e alunni, sotto il profilo sociale e cognitivo, è oggettivamente insuperabile.