Sono sempre stato convinto che la scuola debba promuovere la partecipazione consapevole e la cittadinanza attiva degli studenti, tant’è vero che in questa campagna elettorale amministrativa sto sostenendo il mio studente Marco Macaluso, candidato sindaco, e tanti altri nostri ex studenti che si candidano al consiglio comunale nelle sue liste; e mi permetto di aggiungere che, poco dopo aver assunto la presidenza del “Calvino” nel 2001, mi preoccupai di diffondere fra gli studenti il testo della legge costituzionale di riforma del Titolo V, in procinto di essere sottoposta ai cittadini per il referendum confermativo.
Di conseguenza, considero importante rendere consapevoli gli studenti maggiorenni dell’importanza delle prossime elezioni europee e promuovere la conoscenza delle istituzioni e del funzionamento dell’Unione, dato che la politica oggi ce ne fornisce una visione superficiale, distorta e strumentalizzata: i nostri Docenti di diritto e di storia non avranno certo mancato di occuparsene durante le proprie lezioni.
Fatte queste doverose premesse, ritengo che l’assemblea convocata per domani al “Calvino” debba essere tempestivamente annullata per le evidenti irregolarità che la caratterizzano.
“Stranamente”, l’iniziativa proviene da un singolo rappresentante di istituto di Noverasco, che chiede di svolgere un’assemblea a Rozzano, per di più all’insaputa degli altri tre rappresentanti, che proprio a Rozzano frequentano. Il promotore trascura i colleghi studenti di Noverasco, evidentemente ritenuti meno meritevoli di essere informati sull’imminente scadenza elettorale.
Come mai? Forse perché proprio a Rozzano lo studente promotore è candidato al consiglio comunale nelle liste del Partito Democratico?
Secondo me, queste strane circostanze avrebbero dovuto tener desta l’attenzione, ma c’è di più.
All’assemblea si vorrebbe far partecipare un “esperto”, il Prof. Marco Marturano, qualificato nella circolare di convocazione come “docente dello IULM e giornalista”. Caso vuole che questo signore sia consulente del sindaco Agogliati.
Bene: ma tu, preside pensionato, non privo di trascorsi nella politica locale e tuttora coinvolto, che vuoi?
Per amore del “Calvino”, che rappresenta la più lunga e significativa esperienza professionale della mia modesta carriera, due semplici cose: una di forma, l’altra di sostanza.
Nella forma, occorre rispettare il dettato dell’articolo 13 del Testo Unico approvato con Decreto Legislativo 16 aprile 1994, n. 297, che fra l’altro prevede:
Alle assemblee di istituto svolte durante l’orario delle lezioni, ed in numero non superiore a quattro, può essere richiesta la partecipazione di esperti di problemi sociali, culturali, artistici e scientifici, indicati dagli studenti unitamente agli argomenti da inserire nell’ordine del giorno. Detta partecipazione deve essere autorizzata dal consiglio d’istituto.
Si può e si deve obiettare che più di una volta, negli scorsi anni, la presidenza aveva autorizzato motu proprio la partecipazione di persone esterne alla scuola, ma qui subentra un rilievo di importanza sostanziale: mai prima d’ora, nemmeno quando il preside era candidato sindaco, si è usata la scuola come luogo di propaganda elettorale, perché di ciò si tratta quando si dà visibilità a singoli candidati: e in un simile contesto poco importa e poco vale la rassicurazione che – a quanto pare – avrebbe dato lo studente organizzatore sul proprio intento di limitare la discussione alle elezioni europee.
È decisamente auspicabile che non si dia corso a questa improvvida iniziativa, che risulterebbe lesiva dell’immagine del “Calvino” presso la cittadinanza; qualora invece si voglia insistere, mi auguro che ottenga l’effetto contrario, come fortunatamente spesso succede.